Questa è la storia di un uomo qualsiasi, ormai un anziano uomo che vive a Fondi. Lui non è nato qui e non si è mai sentito a casa fino a quando non ha avuto l’occasione di scegliere e allora ha capito che Fondi è diventata la sua città, la sua famiglia, un pezzo del suo cuore.

Questo è un uomo arrivato nel lontano 1943, quando era solo un ragazzino. La bonifica fascista l’ha portato qui e lo ha obbligato, insieme con la sua famiglia, a lavorare una terra non sua, a eliminare una palude e al suo posto far crescere un luogo abitabile, dove altre famiglie potevano vivere. Un bambino che è stato strappato dalla sua casa e dalla sua terra. Un bambino che si sentiva sempre fuori luogo, per il modo di parlare e per il modo di pensare. Si trovava da solo in una nuova città, Fondi, bella, ma pur sempre diversa.

Passano gli anni, si inizia a lavorare, si conoscono persone nuove che cominciano a far breccia nel cuore dell’uomo che, piano piano ha iniziato una nuova vita e che ora, a più di ottant’anni, si sente finalmente a casa.

Ma perché solo ora? Bè, ora è arrivato il momento di scegliere, la città natale o Fondi? Dopo così tanti anni non si poteva che scegliere Fondi. Una città che ha dato tanto ma che ha anche chiesto sacrifici in cambio. Una città che è cresciuta, che ha fatto della vecchia via della piazza, un centro storico dove passare i lunghi pomeriggi per svagarsi. Una città che, nonostante le varie cose, non sempre bellissime che accadono, riesce a farsi amare, Fondi che nonostante tutto entra a far parte del cuore di chi ci abita e che, anche a distanza di tanti anni diventa finalmente casa.

Questa è una delle tante storie riscontrabili in chi nel periodo della guerra è dovuto venire al sud per renderlo abitabile. Una storia che ha un lieto fine: Fondi, nelle sue antiche vie, nel suo maestoso castello, nel suo lago, nel suo mare, è una città da amare, forse non è sempre apprezzata, forse molte volte si sente la voglia di scappare ma, nonostante tutto, rimane un pezzo di cuore dal quale è difficile staccarsi.