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Chi ha diritto al 5 per mille?

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In fase di compilazione della dichiarazione dei redditi, è importante scegliere a chi destinare il 5 x mille. Le opportunità in tal senso sono numerose, e coinvolgono non solo gli enti di volontariato, ma anche tra l’altro le società sportive dilettantistiche. Il solo impegno richiesto al contribuente è quello di mettere una firma in corrispondenza del riquadro relativo alla categoria di riferimento, specificando il codice fiscale della realtà beneficiaria. Oltre al 5 x mille, ovviamente, bisogna pensare anche al 2 x mille e all’8 x mille. Si tratta di misure differenti, per altro introdotte in momenti diversi, grazie a cui i cittadini hanno la possibilità di devolvere a terzi una parte della propria Irpef, vale a dire l’imposta sul reddito delle persone fisiche.

Il 5 x mille, il 2 x mille e l’8 x mille

È utile ricordare che il 5 x mille, il 2 x mille e l’8 x mille non sono alternativi gli uni rispetto agli altri; al contrario sono complementari, il che vuol dire che possono essere sfruttati insieme. Ed è sempre importante specificare che i contribuenti non pagano di più, ma semplicemente cambiano la destinazione di una parte di tasse che dovrebbero comunque versare. Ma torniamo al 5 x mille, che è pensato per essere devoluto ai Comuni, alle associazioni, agli enti di ricerca o alle organizzazioni benefiche. È diritto del contribuente decidere a chi devolvere il proprio Irpef, che in mancanza di specificazioni verrà ripartito fra gli enti che hanno ottenuto più donazioni.

Le donazioni nel tempo

Nel corso degli anni più recenti le donazioni hanno conosciuto un significativo incremento. Per esempio le dichiarazioni relative al 2017 hanno oltrepassato la soglia dei 500 milioni di euro. Per questo motivo all’epoca fu lanciato dal mensile Vita un appello affinché nella successiva Legge di Bilancio venisse innalzato il limite, per impedire che una parte degli importi andasse nelle casse statali. Il contributo ha esordito nel 2006, e allora erano state 6 milioni le firme apposte dai cittadini per il 5 x mille. Nel giro di una decina di anni sono quasi triplicate, visto che nel 2017 i contribuenti che hanno scelto di devolvere il 5 x mille sono stati 16 milioni e mezzo, per un totale di circa 65mila destinatari.

Il sostegno al volontariato

Il sostegno del volontariato è quello del primo riquadro, in cui si fa riferimento anche alle organizzazioni non lucrative di utilità sociale (le onlus), alle fondazioni e alle associazioni di promozione sociale. Si tratta di realtà che non hanno come scopo il guadagno, e che di conseguenza investono tutti gli utili a fini organizzativi. Le organizzazioni di volontariato, pertanto, fanno parte della lista dei potenziali beneficiari del 5 x mille, comprendendo tutti gli organismi liberamente costituiti per cui le attività di volontariato vengono svolte in maniera gratuita, spontanea e personale. Del gruppo del non profit fanno parte anche le associazioni di promozione sociale, che però si caratterizzano per la valenza mutualistica dei servizi e possono remunerare i propri soci.

Medici Senza Frontiere

Una delle realtà a cui è possibile devolvere il cinque x mille 2023 è Medici Senza Frontiere, organizzazione internazionale che da più di mezzo secolo è attiva in tutto il mondo. Fondata nel 1971 a Parigi, nel 1999 MSF ha addirittura ottenuto il Premio Nobel per la Pace, a dimostrazione della serietà e soprattutto della notevole efficacia del suo operato, finalizzato tra l’altro a fornire aiuto e assistenza sanitaria alle popolazioni che vivono in territori afflitti dalla guerra, ma anche dalle epidemie e da disastri naturali come alluvioni e terremoti che causano povertà e disperazione.

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