In data 20/03/2020 a seguito della pandemia da covid-19 che ha colpito tutta l'Italia, la città di Fondi veniva dichiarata zona rossa, per cercare di contenere il virus.
Tutte misure non contrastate dai cittadini fondani e contrariamente al modo in cui ci stanno descrivendo, le stesse venivano attuate, con il conseguente crollo dell'economia locale.
Tuttavia abbiamo delle perplessità . È stato giusto chiudere la città per contenere il virus, ma perché chi proviene dai comuni limitrofi può accedere a Fondi per lavoro e poi tornare nel proprio comune di residenza, muniti di autocertificazione, mentre al contrario i cittadini di Fondi non possono per le stesse esigenze lavorative?
Se di contenimento si tratta deve essere impedito a tutti l'accesso alla città .
A Fondi ci sono 1500 commercianti che si spostano per vendere beni di prima necessità .
Queste persone il 20 marzo non essendo consapevoli che in tarda serata sarebbero state emanate ulteriori restrizioni, avevano caricato interi camion di prodotti ortofrutticoli destinati alla vendita fuori città , ma non avendo avuto alcun preavviso della imminente applicazione della misura restrittiva, questa merce è andata perduta causando un notevole danno economico ai suddetti commercianti.
A ciò si somma il linciaggio mediatico a cui sono sottoposti i commercianti e gli agricoltori fondani, finiti al centro di una vera e propria gogna.
Ci domandiamo come possano oggi gli imprenditori di Fondi far fronte alle spese necessarie alla sopravvivenza delle loro attività ?
Pertanto chiediamo che lo Stato e la Regione Lazio intervengano con la massima celerità , affinché non si producano ulteriori danni che potrebbero risultare irreparabili per il tessuto economico e produttivo fondano.