Di solito si immagina lo scrittore come una persona svagata, tutta presa nel suo mondo e chiuso nel suo studio, Paolo de Bonis non è così.
Sarà perché non si definisce uno scrittore, ma solo una persona che ama raccontare storie, ma mi accoglie nella casa dove si trova con la famiglia per le vacanze estive davanti una birra fresca.
Fondi Notizie: Innanzi tutto raccontaci come nasce questo libro.
Paolo De Bonis: Nasce quasi per caso. Sono sempre stato un forte lettore, mi definisco un lettore compulsivo, quando vedo un libro non poso resistere alla tentazione di leggerlo, sfogliarlo, conoscerlo.
Mettiamo che mi piace fantasticare e soprattutto raccontare storie, molto spesso ho raccontato storie ai miei figli che nascevano sul momento, per la voglia di affascinare con persone luoghi che esistono solo nella fantasia. Da questo nasce la voglia di scrivere, storie, dopo qualche anno ho cominciato a pensare che magari queste storie, che tenevo per me, potevano piacere anche ad altri, ho cominciato a farli leggere a qualche amico, li ho integrati con altre storie e così è nato Alleva il tuo lupo buono.
FN: A proposito, come nasce questo titolo e di cosa tratta?
PDB: Il libro è una raccolta di racconti, possono essere letti singolarmente oppure tutti insieme, vi è una continuity e riferimenti incrociati in ognuno di questi, il genere lo possiamo definire giallo, ma io lo considero un giallo psicologico, nel senso che non è un giallo tutto sparatorie ed inseguimenti, ma soprattutto introspezione, lo stesso protagonista si lascia guidare dall'istinto nelle sue indagini.
Inoltre in questo paese immaginario ruotano sentimenti di amore come quello di Serena che si innamora del suo prof, un classico alla Moccia lo so, ma ho cercato di trattarlo in maniera diversa, non zuccherosa, ma anche sensi di colpa per quello che si poteva fare e non si è fatto, amicizia, desiderio di giustizia che supera anche la legge.
FN: Un genere un po' particolare.
PDB: Sì, diciamo che mi sono lasciato trasportare e ho scelto una mia strada, pur amando la fantascienza, il fantasy, il giallo, ci ho messo il mio vissuto, infatti il protagonista ha qualche carattere di mio, mescolato ad altre persone.
Riguardo il titolo, riprendo la leggenda Cherockee:vi sono un bambino e suo nonno, il bimbo domanda al nonno perché nel mondo c'è guerra, ed il nonno risponde che nelle persone ci sono due lupi, uno buono ed uno cattivo che si combattono, alla domando di chi vince tra i due il nonno risponde che vince il lupo che curi di più.
A me questa storia è piaciuta molto, e l'ho inserita nel contesto dell'ultimo racconto, dove una persona uccide in maniera crudele delle donne, l'unica cosa è che ho scoperto tempo dopo che anche Faletti ha citato la leggenda Cherockee, spero che non mi accusi di plagio, anche perché lui ha già venduto diversi milioni copie io mi accontenterei di molto di meno!
FN: C'è qualche momento che ricordi con piacere?
PDB: La mia prima dedica! Alessandro un amico che non vedevo da anni, è stato il primo a comprare il libro e ci siamo incontrati apposta, per prendere un caffè, raccontarci le ultime cose e soprattutto la dedica! Mi sono apposta fatto la foto nella libreria della Stazione Termini.
FN: Dove possiamo trovare il libro?
PDB: A Fondi è in distribuzione nelle librerie, se non lo trovate cercatemi al mio profilo Facebook oppure contattatemi al mio blog: http://paolodebonis.blogspot.it/ la dedica sarà d'obbligo.
FN: Quali saranno i prossimi passi?
PDB: Innanzi tutto invitare a comprare e soprattutto leggere il libro, inoltre inviate i vostri commenti alla pagina a me dedicata dall'editore: http://www.booksprintedizioni.it/libro/gialli-horror-noir/alleva-il-tuo-lupo-buono e visto che ci state votatemi per il concorso che ha fatto l'editore per tutti le persone che pubblicano con la Booksprint: un premio letterario con finale a Sanremo non è una cosa di tutti i giorni: http://blog.booksprintedizioni.it/news/item/262-vota-il-tuo-libro-preferito-ed-entra-a-casa-sanremo .
FN: Allora mai un simile augurio è stato più adatto, in bocca al lupo!
PDB: Certo! Viva il lupo!